16/12/2024
Preliminare di compravendita: cos’è, come funziona e quali tutele offre per acquistare casa in sicurezza. Una guida essenziale per chi acquista casa per la prima volta.
Acquistare casa è una delle decisioni più importanti della vita, e chi affronta per la prima volta questa esperienza si trova spesso a fare i conti con termini come “compromesso di vendita” o “preliminare di compravendita”. Questo passaggio è cruciale in una trattativa immobiliare, poiché permette di mettere nero su bianco l’accordo tra le parti, definendo gli impegni reciproci per arrivare con serenità al rogito finale. Se sei alle prese con il tuo primo acquisto, in questo articolo ti guideremo attraverso le fasi essenziali del contratto preliminare di compravendita di un immobile, spiegandoti cosa comporta e quali vantaggi offre.
Cos’è il preliminare di compravendita
Il preliminare di compravendita, anche noto come compromesso di vendita o contratto preliminare di compravendita di un immobile, è un accordo formale tra acquirente e venditore che definisce le condizioni essenziali della vendita. Attraverso questo contratto, le parti si impegnano a stipulare successivamente il rogito, ovvero il contratto definitivo, che sancisce il passaggio di proprietà dell’immobile.
Il compromesso di vendita non è obbligatorio, ma è una prassi comune che offre tutela sia all’acquirente che al venditore, poiché stabilisce in anticipo le condizioni dell’acquisto, come il prezzo, le modalità di pagamento, la data prevista per la stipula del rogito, le eventuali condizioni e le eventuali penali in caso di inadempimento.
Differenza tra proposta di acquisto e preliminare di compravendita
Prima di firmare il preliminare, è probabile che tu abbia già firmato una proposta di acquisto. La proposta è un documento con cui esprimi la tua intenzione di acquistare l’immobile a un prezzo specifico, che può essere accettata o rifiutata dal venditore. Una volta accettata, la proposta di acquisto diventa vincolante per l’acquirente, ma non è ancora il contratto definitivo.
Il preliminare di compravendita, invece, è l’accordo che vincola entrambe le parti, impegnandole a procedere con il rogito alle condizioni stabilite.
Oggi, alcune proposte d’acquisto sono strutturate per trasformarsi in preliminare in modo automatico al momento dell’avvenuta conoscenza da parte del Proponente dell’avvenuta accettazione da parte del Venditore, ma tale caratteristica deve essere espressamente riportata in proposta.
Gli elementi essenziali nel contratto preliminare di compravendita
Per essere valido, il contratto preliminare di compravendita deve includere una serie di elementi fondamentali, che variano dai dettagli sull’immobile fino agli impegni finanziari. Ecco gli elementi che non devono mancare:
La caparra nel compromesso di vendita: che importanza ha?
Nel compromesso di vendita, la caparra svolge un ruolo chiave, poiché rappresenta una forma di tutela per entrambe le parti. La caparra può essere confirmatoria o penitenziale.
La prima regola il da farsi nel caso di inadempimento di una della parti e prevede che in caso di inadempimento dell’acquirente, il venditore possa trattenere la caparra stessa, mentre in caso di inadempimento del venditore, l’acquirente abbia diritto ad ottenere il doppio della caparra versata. La caparra confirmatoria, in realtà, consente anche la facoltà alla parte adempiente di chiedere l’adempimento del contratto, rinunciando al risarcimento economico costituito dalla caparra.
La caparra penitenziale, invece, non prevede nessun inadempimento e costituisce semplicemente il corrispettivo concordato per esercitare la facoltà di recesso di una o di entrambe le parti.
La tipologia più utilizzata è senz’altro la caparra confirmatoria.
La registrazione del contratto
Una volta firmato, il contratto preliminare deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni. La registrazione è obbligatoria e comporta il pagamento di alcune imposte: un’imposta fissa e una proporzionale sulla caparra o sugli acconti, se previsti.
Registrare il compromesso di vendita è un obbligo di legge e conferisce all’accordo una validità formale, e in caso di controversie la registrazione permette di fare riferimento a un documento ufficiale.
Trascrivere il preliminare di compravendita nei registri immobiliari
Oltre alla registrazione, è possibile trascrivere il contratto preliminare nei Registri Immobiliari. La trascrizione è facoltativa ma altamente consigliata, soprattutto per l’acquirente, poiché garantisce una maggiore protezione legale. Grazie alla trascrizione, infatti, il preliminare diventa opponibile a terzi: questo significa che nessun altro potrà rivendicare diritti sull’immobile o iscrivere ipoteche tra la firma del preliminare e quella del rogito. La trascrizione avviene solamente con la stipula del preliminare da parte del notaio.
Cosa succede in caso di inadempimento del contratto?
Il compromesso di vendita tutela entrambe le parti in caso di inadempimento. Se il venditore decide di non procedere con la vendita, l’acquirente può chiedere la risoluzione del contratto e ottenere il doppio della caparra versata, oppure può ricorrere a vie legali per ottenere l’esecuzione forzata del contratto. Nel caso in cui sia l’acquirente a non rispettare i termini dell’accordo, il venditore può trattenere la caparra a titolo di risarcimento per il mancato adempimento.
I consigli
Per chi acquista casa per la prima volta, il preliminare di compravendita può risultare complesso e, a tratti, intimidatorio. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questo passaggio con tranquillità:
Perché il preliminare di compravendita è importante?
Il preliminare di compravendita, se compilato correttamente, rappresenta una garanzia importante per chi acquista casa e per chi la vende. Questo contratto consente di fissare condizioni e termini dell’accordo, offrendo serenità e sicurezza prima della firma definitiva. Con il giusto supporto, potrai vivere il processo di acquisto con serenità, sicuro di aver compiuto ogni passo nel modo più corretto e tutelato.
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